
Dall'ultimo post pubblicato su questo blog è passata praticamente una vita. Quindi mi sembra giunto il momento di rimediare, anche se si tratterà- come scoprirete presto- di un rimedio temporaneo.
Ogni volta che tra una cosa e un'altra trascorre quello che io giudico un periodo eccessivo di tempo mi ritorna alla mente un'intervista letta anni fa, in cui una giovane, malata di AIDS, dichiarava che a suo parere a ciascuno era concesso un tempo giusto. Lei così giovane e, all'epoca praticamente condannata a morire, non si sentiva colpita da un'ingiustizia. Riteneva di avere avuto tempo a sufficienza per vivere.
Io tante volte invece vorrei che le mie giornate (o forse le mie energie) durassero il doppio.
Ricordare le sue parole è un invito continuo a tenere sott'occhio l'uso che faccio di questa risorsa preziosa e terribilmente deperibile.
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