4.20.2008

abilità diverse

Non sono mai stata a stretto contatto con persone che oggi si definirebbero diversamente abili. Le uniche occasioni in cui ho avuto modo di incontrarle sono state talmente rapide che qualsiasi giudizio sarebbe da parte mia superficiale, anche se non riesco a togliermi dalla testa la luce che emanava da un paio di occhi neri che avresti detto crocifissi...

Un giorno sfogliavo uno di quei quotidiani gratuiti che distribuiscono in metropolitana e mi sono inbattuta in un'intervista che aveva dell'incredibile. Mi sono riproposta di conservare il giornale e di tornarci sopra con più calma. Proposito vano: non ho idea di dove sia finito. Per fortuna mi ricordavo almeno il cognome dell'uomo intervistato, un certo Imprudente.
E' stato facile risalire a lui, visto la quantità straordinaria di attività in cui si impegna.
Claudio Imprudente è infatti tra fondatori di Maranà-tha, comunità di famiglie che accoglie bambini in affido, persone con disagi psichici e sociali, donne sole con bimbi; presidente del Centro Documentazione Handicap di Bologna; direttore della rivista “HP- Accaparlante”; animatore e ideatore del “Progetto Calamaio”, che propone percorsi formativi sulla diversità al mondo della scuola, dell’università, del lavoro.
Claudio è affetto da tetraparesi spastica, non può comunicare oralmente, ma attraverso una tavoletta di plexiglas con le lettere dell’alfabeto, che indica con lo sguardo.
Dell'intervista perduta mi rimane un ricordo impreciso: se non sbaglio, Claudio accennava al fatto che, quando incontra qualcuno, è suo "compito" mettere l'altro a proprio agio. E noi poveretti che ci diciamo bravo perché pensiamo di fare del bene! E' proprio vero che ciascuno di noi è un mondo straordinario.
Claudio è un uomo che vorrei conoscere e probabilmente glielo farò sapere.