11.10.2007

Porte chiuse, porte aperte

Gli eventi esterni, ovvero tutto quello che sembra fuori dal nostro controllo, possono essere subiti o interpretati. Due anni fa ho avuto l'impressione che una porta si chiudesse violentemente di fronte a me: il desiderio di continuare a studiare era stato frustrato da difficoltà di ordine economico, dalla chiusura che percepivo intorno a me. E' stato molto spiacevole, ma mi ha costretto a guardarmi attorno, dentro e fuori di me. Ho resistito solo nella misura necessaria a pubblicare i miei lavori, poi ho chiuso tutto nel cassetto, con rabbia.
Ho sentito acuta la nostalgia per attività trascurate e così ho ricominciato a suonare e a disegnare. Mi sono interessata ad argomenti completamente estranei al mio consueto ambito di interesse: pubblicità, comunicazione, programmazione neurolinguistica. Mi sono detta che il mondo era più interessante dei libri. Ho anche pensato di essermi persa. Ho deciso che dovevo cambiare strada per non deprimermi oltre misura, con il risultato di essere in qualche modo tornata a casa. Finalmente la rabbia lascia il posto ad una nuova consapevolezza.
Adesso mi balena davanti la luce proveniente da uno spiraglio. Provo a crederci, nonostante tutto. E scopro che anche quello che credevo di non sapere più non è andato perduto. Oggi per la prima volta so che volevo arrivare qui.

11.07.2007

Una vita = mille sorprese

Adoro le sorprese. Creano una specie di interferenza con gli schemi consolidati (ma che cos'è uno schema consolidato? Da dieci anni a questa parte, le mie giornate sono una diversa dall'altra) e aprono spiragli di novità. Talvolta si tratta solo di una visione diversa, talvolta si tratta di nuovi percorsi che si aprono davanti a noi. Il mese di ottobre si è aperto così, con un imprevisto, cercato ma non più atteso. Dovevo scegliere se fare marcia indietro oppure se assecondare l'apparente impertinenza della sorte. Ho deciso di assecondarla e la scelta si è rivelata quella giusta. E' bastata una settimana diversa per scuotermi dal torpore che l'estate mi aveva fatto piombare addosso e per inserirmi in un nuovo corso di eventi. Ora mi sento ribollire quietamente, le idee vengono a galla da sole, senza fatica. Ma occorre, di nuovo, fare delle scelte.

11.06.2007

Nuove strade

Spesso procediamo secondo le nostre abitudini. E' comodo, rassicurante e anche economico. Però mi chiedo quanto senso abbia ostinarsi a farlo quando ci rendiamo conto che così non funziona. Il rischio in agguato è quello di convincersi che non esistano alternative ed è un rischio che mi spaventa tantissimo. Addirittura lo considero il vero spartiacque tra giovinezza e vecchiaia: non l'età, non l'esperienza, ma la capacità di scorgere altre strade. Ci sono arrivata osservando persone che mi stanno attorno: dove sono finiti i sognatori? Si nascondono bene, ma ce ne sono ancora molti e io, per mestiere, qualche volta li incontro. E' un grande dono.

11.05.2007

Questa idea è mia

L'esasperazione può essere una forza positiva? Credo di esserne la prova. Questo blog prende l'avvio da un moto di ribellione nei confronti di chi ragiona solo per aut-aut. E vuole essere una porta spalancata a tutti coloro che credono possibile essere, fare, avere ciò che è importante, senza sconti.

Un mio amico, Luigi, un giorno mi ha detto: "Le idee sono nell'aria, prima o poi qualcuno le acchiappa". Da allora lo tengo presente ed è per questo che ho deciso di cominciare oggi, anche se il tempo a mia disposizione in questo periodo non è tantissimo: avevo una buona idea per il titolo e non volevo che mi sparisse sotto il naso.

In questa prima fase del viaggio mi accontenterò di procedere lentamente, almeno un passo alla settimana, nella speranza di infittire gli appuntamenti il più presto possibile.