3.21.2008

Buona Pasqua

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Il tempo è compiuto, Signore Dio,
dove il banchetto si fa cena eterna,
il pane è diviso
e il vino è versato.
Così la tua salvezza si fa cena
che offre ai piccoli il cibo della vita.

Ora il mistero è rivelato,
accetti il buio della notte,
all’uomo triste che tradisce
regali il bacio dell’amico.

Il tempo è compiuto, Signore Dio,
dove le spine si fan pena e pianto,
la veste è deposta
e il seme è gettato.
Così la tua salvezza si fa croce
che offre ai deboli la grazia del perdono.

Ora il mistero è rivelato,
sopporti il peso della croce,
all’uomo schiavo del peccato
ridoni il senso della vita.

Il tempo è compiuto, Signore Dio,
dove la croce si fa cielo e terra
la vita è affidata
e il sangue è donato.
Così la tua salvezza si fa pace
che offre agli uomini il segno dell’amore.

Ora il mistero è rivelato,
riveli il senso della storia,
all’uomo errante di ogni tempo
prometti il sole della Pasqua.
(testo di don Giorgio Busa, musica di Roberto Bacchini)

3.20.2008

Sconfitte o svolte?

Telefono alla mia amica S. per farle gli auguri di Pasqua con tutta calma e scambiare quattro chiacchiere. Si parla di lavoro, stanchezza, sensazioni di smarrimento, voglia di capire in che direzione muoversi... Una telefonata leggera, ma ad alto rischio depressivo.
Ed ecco che mi ricapita sotto gli occhi un bell'articolo apparso tempo fa su L'Espresso: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Siate-curiosi-siate-folli/1463668.
Mi era piaciuto allora e sono contenta di averlo riletto oggi. L'autore è Steve Jobs (Apple). Jobs racconta tre episodi della sua vita che da apparente sconfitta si sono tramutati in opportunità: l'abbandono del college, il licenziamento da parte di Apple nel 1985, la scoperta di un tumore per fortuna ben curato. A posteriori Jobs riconosce che questi momenti dolorosi hanno aperto nuove strade, gli hanno permesso di intuire realtà che prima rimanevano nascoste.
Un amico a cui avevo girato il link ha commentato: certo, è facile per uno come Jobs (Apple, NeXT, Pixar) parlare così. Non credo: che cos'ha di diverso da me? Non penso che per lui sia stato facile lasciare il college, sapendo che la sua famiglia aveva fatto sacrifici per dargli questa possibilità, accettare di essere licenziato da una società che aveva contribuito a creare, accorgersi che la morte camminava al suo fianco. Jobs stesso lo dichiara e precisa:
Non è possibile 'unire i puntini' guardando avanti; si può unirli solo dopo, guardandoci all'indietro. Così, bisogna aver sempre fiducia che in qualche modo, nel futuro, i puntini si potranno unire. [...] Perché credere che alla fine i puntini si uniranno ci darà la fiducia necessaria per seguire il nostro cuore anche quando questo ci porterà lontano dalle strade più sicure e scontate, e farà la differenza nella nostra vita.
Si tratta di avere fede, di quella fede che tanti dichiarano di non avere, ma della quale si sente sempre bisogno, che si tratti di una religione o di un semplice anelito dello spirito.
Ho appeso l'articolo di Jobs in cucina, per ricordarmi che tutti abbiamo un mare di possibilità, ma anche che queste non sono sufficienti:
Bisogna trovare quel che amiamo. [...] Chi non l'ha ancora trovato, deve continuare a cercare. [...] E, come in tutte le grandi storie d'amore, diventerà sempre migliore mano a mano che gli anni passano (e su questa affermazione varrebbe la pena di aprire un altro post! ndr). Perciò, bisogna continuare a cercare sino a che non lo si è trovato.