In questi ultimi due mesi ho incontrato e conosciuto più persone nuove di quante ne abbia conosciute nell'ultimo anno, e ne sono estremamente felice. Questi nuovi contatti hanno qualcosa in comune: si sono generati perché si è scoperto di condividere qualcosa. Alcune di queste persone sono solo nomi e scambi di mail, non ci siamo mai incontrati fisicamente. Eppure ho notato qualcosa di sorprendente: spesso le conversazioni intrecciate hanno una profondità che manca nel quotidiano. Penso che accada per almeno due motivi: sono scambi cercati e in qualche modo straordinari, cioè fuori dall'ordinario, dalla routine; le persone che ci sono più vicine hanno un'idea talmente precisa di noi che faticano a liberarsene, le persone che ti incontrano per la prima volta non hanno ancora alcuna idea su di te. Allora può succedere che si riceva uno sguardo nuovo, una comprensione diversa di sé.
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